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Oscar Testoni
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Nonostante il classicismo si sia imposto durante l'età moderna anche in area anglosassone e tedesca, il patrimonio mitologico greco-romano è sempre stato avvertito come di importazione e non del tutto consono alla sensibilità e al repertorio locale di miti saghe e leggende, che si è sempre insinuato nelle incrinature dell'egemonia del classicismo. Così in questi territori il Romanticismo è anche riscoperta e rivalutazione di quel patrimonio che ha accompagnato nel corso del Medioevo la formazione delle diverse nazionalità
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Per gli stessi motivi in Italia fu sentito come fenomeno d'importazione e non consono con il proprio patrimonio culturale greco-latino il Romanticismo: il patrimonio mitologico e spirituale delle popolazioni anglosassoni e germaniche poteva essere dotato di fascino esotico, ma non poteva essere sentito come qualcosa che interpretasse meglio lo spirito e il 'genio' nazionale italiano. Certo le tematiche notturne e sepolcrali e la stessa mitologia nordica suscitarono un indubbio fascino su molti letterati italiani, ma pochi dei romantici [italiani] erano disposti a concedere che il Romanticismo coincidesse con quel patrimonio leggendario e spirituale a loro estraneoe che il rinnovamento consistesse nella sostituzione di una mitologia con un'altra o di una dimensione solare con una dimensione tenebrosa della sensibilità. I Romantici italiani si dovevano rivolgere soprattutto ad altri aspetti della rivoluzione romantica avviata a Nord, a una più generale istanza di rinnovamento culturale, estetico, di sensibilitàa cui si potevano rivolgere senza rinunciare alla propria identitàe integrandola con alcuni elementi della cultura illuministica(ibidem) |
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Il Romanticismo in letteratura si fonda su un più largo e profondo mutamento di concezione del mondo e di orientamenti culturali, filosofici, religiosi(ibidem). Questo mutamento si caratterizza come una reazione agli esiti più estremi del pensiero illuministico ragione come unico principio capace di interpretare e governare il reale, materialismo, ateismo o deismo). Ovviamente così come l'Illuminismo non è stato solo un'esaltazione indiscriminata della ragione e non è sempre approdato a posizioni materialistiche ed atee (si pensi a Parini) così non pochi romantici (si pensi a Manzoni) soprattutto in Italia tennero conto di certe istanze illuministiche. | |||||
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POLEMICA COL CLASSICISMOSe l'Illuminismo è il principale obiettivo polemico dei romantici in ambito filosofico-culturale, in quello più specificatamente letterario lo è il classicismo (non già la letteratura classica, apprezzata come manifestazione originale della propria età, bensì i fenomeni di riproduzione più o meno meccanica di temi e moduli delle letterature classiche in età moderna). La polemica contro il classicismo permette ai romantici di mettere a fuoco i canoni di una propria poetica STORICITà (e nazionalità) DELL'ARTE E SOGGETTIVITà DEL GUSTO VS PRINCIPIO CLASSICO DELL'IMMUTABILITà DELL'ARTE (< imitazione della natura) Opponendosi al classicismo i romantici si oppongono anche al principio classico dell'immutabiliotà dell'arte basato sull'idea molto amata nel Rinascimento per cui l'arte sarebbe imitazione della natura: non mutando la natura nemmeno l'arte muta. Inoltre, essendo gli antichi più vicini alla natura rispetto ai moderni, hanno prodotto un'arte più vicina alla perfezione. Per i romantici invece l' arte muta nel tempo e ha valore come rappresentazione delle aspirazioni, dei bisogni, dei valori, degli ideali, del gusto di un'epoca storica determinata. Non esistono, dunque, canoni estetici validi in assoluto, essendo questi invece soggetti a variabili individuali [-> soggettività], geografiche [-> nazionalità], e storiche [-> storicità]; l'arte è perfettibile.(ibidem, parentesi quadre non di Grosser) TEMPO. L'arte dunque muta nel tempo, perché deve rispondere alle esigenze dei tempi (criterio della modernità): l'arte classica è arte del passato, che rappresenta il modo degli antichi di rispondere alle esigenze dei loro tempi; emulare gli antichi oggi significherà [dunque] essere come loro uomini del proprio tempo, non pedanti e freddi imitatori di una poesia e di una civiltà che, per quanto somma, è inesorabilmente tramontata(ibidem) SPAZIO. L'arte oltre che nel tempo muta nello spazio (GEOGRAFIA -> carattere nazionale) e rappresenta aspirazioni, ideali, valori, mentalità, gusto di un popolo determinato(ibidem) ⇒ genio della nazione o spirito della nazione LETTERATURA POPOLARE La letteratura oltre a moderna e nazionale deve essere anche popolare. L'Ottocento è il secolo della borghesia e il nuovo pubblico a cui i romantici si rivolgono è borghese. Se dunque il pubblico del classicismo è aristocratico, il pubblico del romanticismo è borghese. Sempre per il suo carattere contradditorio il Romanticismo manifesta anche il rifiuto della massa e della cultura di massa e quindi mostra un elitarismo intellettuale: d'altra parte venendo meno il sistema aristocratico che poteva sostenere il valore disinteressato della bellezza, l'intellettuale proveniente dalla borghesia e che si rivolge alla borghesia, si sente catapultato fuori proprio da quella classe sociale che rappresenta, non potendo più vivere della sua arte, costretto o a fare altri mestieri o a confrontarsi col mercato (VS valore disinteressato della bellezza). ⇒ RISCOPERTA DI MANIFESTAZIONI E FORME POPOLARI
POESIA MALINCONICA Secondo Madame de Stäel l'uomo antico riversava sempre l'azione della sua anima all'esterno e la coscienza stessa era raffigurata per mezzo di oggetti esteriori ⇒ Stille: serenità impertubabile dell'anima tipica della spiritualità antica e della poesia classica. L'uomo moderno, invece, almeno nella visione settentrionale del Romanticismo, è tenebroso, malinconico, introspettivo, sentimentale, si sente esule nel mondo ⇒ Sehnsucht: eterna irrequietezza o desiderio del desiderio o male del desiderio. LIBERTà DELL'ARTISTA Dalla storicità, nazionalità e soprattutto soggettività del gusto discende l' appello alla libertà dell'artista, della sua fantasia creatrice, contro il principio di imitazione, contro la gerarchia degli stili e dei generi, contro le tre unità aristoteliche della tragedia e contro ogni limite e regola che i classicisti imponevano per comporre un'opera letteraria esteticamente valida. COMMISTIONE DI STILI E AMPLIAMENTO DI CIò CHE PUò ESSERE CONSIDERATO POESIA La libertà del punto precedente contro le regole classiciste è anche libertà rispetto alle regole della corrispondenza tra stili e generi e quindi l'artista romantico può trattare qualsiasi argomento con qualsiasi stile, mescolando stili, temi, registri, prima incompatibili, non distingue tra parole auliche e quotidiane (Hugo), può raggiungere il sublime tramite paragoni quotidiani (Baudelaire), cercare nuove prospettive estetiche, innalzarsi al sublime e abbassarsi al mediocre, finanche al brutto al deforme al patologico, ampliando ciò che può essere oggetto di ciò che può entrare nella poesia (ampliamento della materia poetabile). Il risultato sul piano sociale è un avvicinamento al grande pubblico contemporaneo e sul piano della letteratura successiva, apre al lessico realistico. |
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ORIGINALITà Se il gusto si adatta ai tempi, alle nazioni e agli individui, contrariamente all'idea classica dell'immutabilità dell'arte, basata sull'imitazione della natura, il Romanticismo esalta l'originalità: la poesia esteticamente valida è quella originale che rispecchia il tempo, il luogo e la personalità di chi la crea, ovvero il genio della nazione e il genio dell'individuo. GENIO Se la poesia esteticamente valida è quella originale che rispecchia il genio della nazione e il genio dell'individuo, la parola GENIO dal significato di caratteristica specifica di una persona o di una nazione, tende ad assumere quello di individuo dotato di creatività e sensibilità eccezionale, assolutamente originale e irripetibile INTUIZIONE, ISPIRAZIONE, ENTUSIASMO, FUROR POËTICUS [...] in aprte desunti dall'estetica classicaquesti termini vengono posti, con diverso vigore, al centro della concezione romantica della creatività artistica in contrapposizione [...] all'idea della razionalità dell'arte(ibidem). FANTASIA, IMMAGINAZIONE Proprio in contrasto con l'idea della razionalità dell'arte (soprattutto con il razionalismo del classicismo francese sei-settecentesco) la fantasia (e l'immaginazione spesso usato come termine sinonimo) è concepita come la componente fondamentale dell'arte. Se gli italiani potevano appellarsi al Vico e al Gravina come precursori, i tedeschi lo teorizzano come principio: F. Schlegel: romantico è ciò che ci rappresenta una materia sentimentale in una forma fantastica(ibidem). SPONTANEITà, AUTENTICITà Se per il classicismo fondamentale era il canone della naturalezza, per il Romanticismo si formulano i canoni della spontaneità e dell'autenticità, ovvero il gusto per un'espressione apparentemente immediata, apparentemente prodotta dal semplice riversamento del vissuto interiore sulla pagina, e in realtà frutto di una scelta stilistica, di un mutamento di artifici retorici(ibidem). Sul piano formale si concretizza nel gusto per un'espressione [...] disordinata, enfatica, caotica, dissonante (mimesi della passionalità)(ibidem), opposto alla regolarità, l'euritmia, il dominio della forma, della compistezza(ibidem), propri della poesia classica e classicistica. SENTIMENTO, PASSIONE All'ideale classico di saggezza e controllo delle passioni (per tralasciare il puro intrattenimento in cui il classicismo si era spesso ridotto) i romantici contrappongono tematiche appasionate e sentimentali, rappresentando personaggi caraterizzati da violenti drammi interiori, indagati con scrupolo analitico e rappresentati in tutta la loro esasperazione, elaborando un ideale di uomo sensibile, appassionato, dal forte sentire, che vive le proprie passioni e le proprie esperienze senza mezze misure, che conduce un'esistenza sregolata ma intensa(ibidem).
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Oscar Testoni Ultima modifica: 15/11/2020 |