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1857: princeps moderna del Canestrini → Giudizio negativo del De Sanctis
Studi filologici del Barbi e del Fubini - Edizione critica dello Spongano
Qui ci si avvale anche di un corso monografico del Prof. Pasquini Emilio di cui sono stato allievo all'Universita di Bologna.
| | Discorso di Logrogno | |
1512:
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Q1 (=13)
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e
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Q2 (=29)
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Ur-Ricordi |
- preminenza dell'orizzonte municipale
- rimasugli in anticipo o nella scia dello sforzo sintetico del
Discorso di Logrogno
- oltranzismo machiavelliano e piglio sbrigativo
- Q1 ⟹ Q2: non maturazione, ma ACCRESCIMENTO (+16) della materia. Semmai il rientro dei Medici e la conseguente inattualità dell'appena terminato
Discorso di Logrogno trasmette alle parole di Q2 un timbro più amaro
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1523-25:
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A (= 161 di cui 8 ∈ Q2)
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| Prima redazione |
- nasce il libro di massime
- colma il vuoto tra il
Discorso di Logrogno e il Dialogo del Reggimento
- salto QUALITATIVO oltre che QUANTITATIVO
- valore eminentemente contenutistico
- i ricordi nati in A sono sotto l'insegna dell'OTTIMISMO
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Fatale 1527 |
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1528:
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B (= 181 solo 3 nuovi)
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⟵ A
⟵ Q1 e Q2
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Seconda redazione |
- il più grande momento di PESSIMISMO del Guicciardini (capisce di avere sbagliato politica, si sente sotto accusa, è in scacco)
- regressione al passato e recupero del materiale di Q1 e Q2
- revisione quasi soltanto formale o stilistica di A (con rigurgiti municipali o cedimenti concettuali)
- periodo d'involuzione creativa o di regressione ideologica
- non tutti sopravvissuti perché troppo pessimistici
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1530:
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C (= 221 di cui ben 91 nuovi)
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- rielabora i 130 desunti da B sia a livello linguistico (Bembo) che strutturale [(motivazioni ⟶ massima) ⟶ (massima ⟶ motivazioni)]
- i nuovi 91 sono i più significativi
- vengono disposti secondo un nuovo ordine
- vi è una nuova dimensione: si chiude l'uomo politico e pratico - Guicciardini si chiude in se stesso e medita sulla vita e i comportamento umano: si apre verso una dimensione filosofica e diviene filosofo della storia, dopodiché non gli resta che passare alla storia.
Oscar Testoni, 23 agosto 2019
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- 1 - PRAGMATISMO STORICO:
- 97 -
e pochi e non e molti danno comunemente il moto alle cose del mondo
- 121 - non fare fondamento sul popolo
- 137 - ignoranza del popolo
- 140 - popolo: animale pazzo
- 168 - è peggio l'ignoranza della malignità:
perché la malignità ha i fini suoi determinati e procede con le sue regole... Ma la ignoranza, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi
- 2 - DIFFIDENZA SULLA NATURA DELL'UOMO
- 24 - meglio fidarsi di chi ha bisogno di noi di chi ci deve gratitudine (
Non è la più labile cosa che la memoria de' benefici ricevuti )
- 25 - si ricorda di più l'ingiuria dei benefici (
Guardatevi da fare quelli piaceri agli uomini che non si possono fare senza equale dispiacere a altri: ... )
- 27 - negli uomini si trova
poca bontà e fede (per cui l'unica sicurezza su chi tu dubiti è che non possa nuocerti)
- 120 - sospetto: gli uomini dubitano l'uno della fede dell'altro
- 157 - l'uomo è fallace, insidioso, lavora sott'acqua, desidera solo il proprio interesse
- 201 -
sono più e cattivi uomini che e buoni, massime dove va interesse di roba o di stato
- 134-135 - tutti gli uomini per natura sono inclini al bene, ma la fragilità e le occasioni lo portano al male. Solo un mostro è incline al male.
- 3 - PRIMATO DELL'ESPERIENZA SULLA SAGGEZZA INNATA - 10
- 4 - MACHIAVELLISMO DI PICCOLO CABOTAGGIO - 40 a volte occorre più apparire che essere BLUF
- 5 - GUICCIARDINI / CLERO: 28 ambizione-avarizia-mollizie dei preti ⇨ subietto molto strano...... m�ha necessitato a amare per el PARTICULARE MIO la grandezza loro; e se non fussi questo rispetto, avrei amato Martino Luther quanto me medesimo ...
- 6 - GUICCIARDINI / RELIGIONE - 159 -
� non nuocere a alcuno, giovare in quanto tu puoi a ciascuno
- 7 - VIRTÙ / FORTUNA
- 30 -
accidenti fortuiti, e che non è in potestà degli uomini né a prevedergli né a schifargli : la fortuna ha grandissima potestà
- 31 - RELATIVISMO: la fortuna consiste in questo: che i tuoi tempi abbiano bisogno delle qualità che sono in te (⇨ Machiavelli)
- 85 - a volte non ottieni le cose che cerchi, a volte ti corrono dietro
- 164 - la buona fortuna fa spesso diventare gli uomini cattivi, leggieri, insolenti
- 216 - non è importante quale parte reciti (condizione sociale) ma come la reciti (portamenti)
- 8 - DISCREZIONE (VS REGOLE).
- 76 - NATURALISMO MACHIAVELLIANO + DISCREZIONE GUICCIARDINIANA:
tutto quello che è stato per el passato e è al presente, sarà ancora in futuro; ma si mutano e nomi e le superficie delle cose in modo, che chi non ha buono occhio non le riconosce, né sa pigliare regola o fare giudicio per di quella osservazione
- solo DISCREZIONE: eccezioni - OPPOSIZIONE AL MACHIAVELLI e ANTI-UMANESIMO (... libri �):
- 6 -
è grande errore parlare delle cose del mondo � per regola; perché quasi tutte hanno distinzione e eccezione per varietà delle circostanze� e queste distinzione e eccezione non si trovano scritte in su� libri, ma bisogna le insegne la discrezione
- 82 -
Piccoli principi e a pena considerabili sono spesso cagione di grandi ruine o di felicità: però è grandissima prudenza avvertire e pesare bene ogni cosa benché minima ⇨ poca favilla gran fiamma seconda ( Dante)
- 186 -
Non si può in effetto procedere sempre con una regola indistinta e ferma � bisogna procedere distinguendo la qualità delle persone, de� casi e de� tempi ⇨ è necessaria la discrezione la quale se la natura non t�ha data, rade volte si impara tanto che basti con la esperienza; co� libri non mai
- 126 - SENSO DEL LIMITE: polemica contro il fare le cose perfette
- 110 - STORICISMO: la nostra situazione è diversa dai Romani
- 117 -
è fallacissimo il giudicare per gli esempli, perché se non sono simili in tutto e per tutto, non servono � ogni minima varietà nel caso può essere causa di grandissima variazione nello effetto ...
- IMPREVEDIBILITÀ DEL FUTURO
- 114 -
dependendo di mano in mano l'una conclusione dall'altra, una che ne manchi, riescono vane tutte quelle che se ne deducono; e ogni minimo particulare chi varii è atto a fare variare una conclusione. Però non si possono giudicare le cose del mondo sì da discosto, ma � giornata per giornata
- 23 - attenzione a non lasciare un bene presente per paura di un male futuro
- 58 - 81 - riservarsi qualcosa per l'ipotesi contraria
- 182 -
... è il più delle volte viene un terzo o quarto caso non considerato ⇨ lasciare aperto il ventaglio VS procedere dilemmatico del Machiavelli
- 207 - contro gli astrologi
- 155 - chi non ha il giudizio molto buono, con tutti i particolari, si confonde
- 9 - ESISTENZIALISMO
- 160 - non pensiamo mai alla morte forse perché altrimenti saremmo ignavi
- 161 - mi meraviglio di più vedere un uomo vecchio o un anno felice che� ⇨ Ecclesiaste ⇨ Leopardi
- 63 - vecchi avari: più si vive più ci si abitua e ci si attacca alle cose del mondo
- 146 -
infelicità grande è essere in condizione di non potere avere el bene, se prima non s'ha el male
- 169 e 213 - senso del limite: contro il perfezionismo
- 214 - sopportazione reciproca purché non costi troppa fatica
- 108 - l'uomo si sbaglia
- 10 - CONTRO IL MITO
- DELL'INGEGNO - 60 - più ingegno ⇨ più infelicità
- DELLA LIBERTÀ - 66 - contro i falsi venditori della Libertà (cercano il loro particulare)
- DELLA CULTURA anti-umanesimo 47 6 186 �
- DEL DISINTERESSE 142 - sotto c'è sempre il proprio particulare
- DELL'AMBIZIONE
- 15 -
... non v'ho poi mai trovato drento quella satisfazione che io mi ero immaginato ⇨ tema della delusione di ogni conquista terrena (Ecclesiaste-Leopardi)
- 16 - le fatiche e i rischi degli onori non si vedono
- 32 - ambizione sì, ma non deve calpestare la morale
- 190 - accontentarsi della propria condizione, ma l�uomo sa guardare solo avanti
- A favore dell'ambizione
- 17 - Denuncia di ogni ipocrita laudatio vitae solitariae
non crediate a coloro che fanno professione d'avere lasciato le faccende e le grandezze volontariamente e per amore della quiete, perché quasi sempre ne è stata cagione o leggerezza o necessità: però si vede per esperienza che quasi tutti, come se gli offerisce uno spiraglio di potere tornare alla vita di prima, lasciata la tanto lodata quiete, vi si gettano con quella furia che fa el fuoco alle cose bene unte e secche
- 118 - ambizione come stimolo ardente che fa fare grandi cose:
A chi stima l'onore assai, succede ogni cosa, perché non cura fatiche, non pericoli, non danari. Io l'ho provato in me medesimo, però lo posso dire e scrivere: sono morte e vane le azioni degli uomini che non hanno questo stimulo ardente .
- 11 - REPUTAZIONE
- 42 - popolarità (irrazionalità delle masse) VS riputazione (una delle basi salde dell'uomo)
- 158 - vale più delle ricchezze
- 217 - il fare il proprio dovere (anche facendosi nemici) dà riputazione
- 218 - Svolgono bene i loro compiti coloro
che hanno sempre innanzi agli occhi lo interesse proprio ... ma sbagliano coloro che non conoscono bene quale sia il loro interesse, pensando che consista in qualche vantaggio pecuniario più che nell'onore, nel sapere mantenersi la riputazione e el buono nome
- 219 - la doppia verità: se dopo una deliberazione cambi opinione, mai ritrattare perché comunque si perde riputazione e non è detto che succeda prima o poi proprio ciò che avevi detto
- 12 - temi ludici 179 il sapere sonare, ballare, cantare apre la via ai favori dei principi
- 181 - ironia del potere, sprezzatura dell'arte del governo (
...el procedere come se non mi curassi di starvi ...il che mi dava tanta riputazione ... - politica come gioco
- conclusione - 2 - arte dell'inganno (doppio cieco) ⇨ non decide - discrezione - opera aperta: è il lettore che deve decidere
Oscar Testoni, 24 febbraio 2020
Oscar Testoni, ultima edizione: 25/02/2020
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