O s c a r T e s t o n i
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O s c a r T e s t o n i
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Ruit hora
O des�ata verde solitudine
lungi al rumor de gli uomini!
qui due con noi divini amici vengono,
vino ed amore, o Lidia.
Deh, come ride nel cristallo nitido
Lieo, l�eterno giovine!
come ne gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
tr�onfa amore e sbendasi!
Il sol traguarda basso ne la pergola,
e si rifrange roseo
nel mio bicchiere: aureo scintilla e tremola
fra le tue chiome, o Lidia.
Fra le tue nere chiome, o bianca Lidia,
langue una rosa pallida;
e una dolce a me in cuor tristezza s�bita
tempra d�amor gl�incendii.
Dimmi: perché sotto il fiammante vespero
mister�osi gemiti
manda il mare là gi�? quai canti, o Lidia,
tra lor quei pini cantano?
Vedi con che des�o quei colli tendono
le braccia al sole occiduo:
cresce l�ombra e li fascia: ei par che chiedano
il bacio ultimo, o Lidia.
Io chiedo i baci tuoi, se l�ombra avvolgemi,
Lieo, dator di gioia:
io chiedo gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
se Iper�on precipita.
E precipita l�ora. O bocca rosea,
schiuditi: o fior de l�anima,
o fior del desiderio, apri i tuoi calici:
o care braccia, apritevi.
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Appunti sparsi
Si tratta di un esempio felice di classicismo: classicismo formale ma anche morale
CLASSICISMO FORMALE:
- titolo in latino (
Ruit hora ), poi richiamato in italiano all'inizio dell'ultima strofa (E precipita l'ora ) a rappresentare una caduta verticale.
- Carducci cerca di riprodurre in modo molto scoperto il metro oraziano:
- ritmo giambico: endecasillabi e settenari -> giambi con con cui sono stati scritti i primi 10 giambi di Orazio (spia palese per chi scrive e
per il pubblico ideale di Carducci)
- totalità di Versi sdruccioli, quando ordinariamente si usano i versi piani e di tanto in tanto ne capitano di sdruccioli
- verso 3 (
vengono ) e verso 8 (sbendasi ), ma anche 20 e altri: verbo finale riproduce la sintassi non ordinaria del classicismo
- anche il precedere del genitivo (
d'amore gli incendi ): in italiano un'anastrofe, ma in latino una consuetudine.
CLASSICISMO MORALE (recupero di valori classici):
- solarità, finché c'è il sole: quando non c'è più�
- temi classici tipici di Orazio: il vino, l'amore, ma anche la rosa, la pergola, il mare, i pini, i colli sono elementi oraziani
- i divini amici (vino e amore) - La presenza di Bacco (Lieo nella mitologia greca è epiteto di Dioniso "Liberatore� con il dono della vite ha liberato i mortali dagli affanni)
- lo stesso nome Lidia
o bianca Lidia richiama Leuconoe , ma in Carducci Lidia è una donna concreta: Cristofori Piva Carolina Si noti il contrasto nere chiome VS bianca Lidia
il tu femminile di Orazio è molto più indeterminato di quanto lo sia il tu carducciano che si confonde con Bacco al verso 7
- Ma rispetto al modello oraziano vi è un tono malinconico molto superiore:
scire nefas di Orazio VS Dimmi di Carducci
mare -> misteriosi gemiti -> IL MISTERO (Pascoli Simbolismo), sottinteso e tacitato nella tradizione classica (scire nefas ), viene esplicitato in Carducci (Dimmi: perché sotto il fiammante vespero / misteriosi gemiti / manda il mare la giù? ... )
- malinconia dell'epicureo VS malinconia dell'uomo moderno
in mezzo c'è la concezione positiva dello scorrere del tempo e dell'eterno
Il Carpe Diem non è quell'accaparramento di Lorenzo il Magnifico
Nei versi 19-20 anche lo slancio amoroso si smorza
il disio dei Colli richiama D'Annunzio
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Oscar Testoni, ultima edizione: 11/05/2020
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